Sono in arrivo le tentazioni. Perché il Natale oltre a portare in casa i regali, i parenti e gli addobbi porta anche tanto cibo. Ma ogni anno si ripresenta lo stesso problema: cercare di limitare i chili di troppo. «Non bisogna avere paura di ingrassare perché il Natale è un’occasione per condividere tutto con amici e parenti, anche il cibo. Rinunciare ai piaceri della tavola – spiega il professor Luigi Pinci (in diretta alle 10.15 – tutti i martedì su Antenna dello stretto), medico nutrizionista – è un dolore per se stessi e per gli altri. Allora nessun senso di colpa se durante la Vigilia, il Natale e Santo Stefano si è mangiato troppo, basta un po’ di moderazione nei giorni successivi. Stesso discorso vale per Capodanno e per il primo dell’anno ma, poi, di nuovo contegno fino all’Epifania».
Mangiando in maniera abbondante si può avere un aumento di peso che può oscillare da un minimo di tre Kg a un massimo di cinque. «E ad aumentare – continua Pinci – non sono solo i liquidi ma anche una piccola percentuale di massa muscolare». Ma basta seguire poche regole e l’organismo non ingrasserà troppo. Mangiare sì, ma attenzione a non esagerare quando si è lontani dai pranzi e dalle cene che ci impone la festività.
Il programma alimentare. Il Prof. Luigi Pinci propone un programma per il periodo natalizio. Vanno alternati tre regimi alimentari: una dieta di base, una libera e una di compenso. La dieta di base, sia per un soggetto sano sia per chi segue una dieta ipocalorica (dimagrante), è costituita da un’alimentazione corretta che rispetti il giusto equilibrio tra proteine, carboidrati, zuccheri e grassi, includendo anche vitamine e sali minerali. «Per compensare i cosiddetti ‘strappi’ invece – continua il nutrizionista – si può seguire una dieta da 800-900 calorie». Ma chi deve comunque prestare attenzione a ciò che mangia sono: gli ipertesi, che devono evitare i cibi salati; i diabetici, a cui si richiede di limitare i dolci; gli ‘obesi’ e le persone in sovrappeso che devono seguire un’alimentazione corretta nei giorni feriali.
Lo schema da seguire. Se per il 22 dicembre va bene un’alimentazione corretta, il giorno prima della Vigilia è meglio mantenersi sule 800-900 calorie. E il pranzo del 24 invece si può rispettare la propria dieta di base e la sera godersi la festa con amici e parenti. Stesso discorso per il giorno di Natale e per quello di Santo Stefano. Mentre il 28 dicembre il medico consiglia di seguire una dieta di base, il 29 quella di compenso e il 30 di nuovo quella di base. Il 31, invece, a pranzo bisogna seguire il pasto della dieta di compenso e la cena è libera, così come tutto il primo gennaio.
A seguire: il due e il cinque serve la dieta di compenso, il tre e il quattro quella di base, alla Befana si può mangiare liberamente, per poi proseguire il sette con la dieta antistrappi.
DIETA ANTISTRAPPI (800-900 CALORIE)
Colazione
Un bicchiere di latte parzialmente scremato con caffè oppure del succo di frutta o in alternativa un tè, una fetta biscottata o 2 biscotti. A chi beve tè è concesso un cucchiaino di marmellata.
Spuntino di metà mattina
Un mandarino o un cappuccino o un tè con una fetta biscottata.
Pranzo
Secondo piatto: tonno sott’olio sgocciolato (una confezione da g 80) o un uovo, o formaggio light (g 70).
Contorno: verdure a piacere, evitando legumi, patate e mais. La verdura può essere sostituita con un frutto a fine pasto.
Condimento per il contorno: un cucchiaino da tè extravergine di oliva.
Pane: gr. 40 (mezza rosetta)
Spuntino del pomeriggio
Un mandarino o un cappuccino o un tè con due biscotti secchi.
Cena
Secondo piatto: una porzione a base di carne o di pesce (g 130) oppure petto di pollo (g 130).
Contorno: verdure a piacere, evitando legumi, patate e mais. La verdura può essere sostituita con un frutto.
Condimento per il contorno: un cucchiaino da tè di olio extravergine di oliva.
Pane: g 40 (mezza rosetta)
Oppure
Latte parzialmente scremato (g 100), un cucchiaio di zucchero, g 100 di panettone.(B.A.)
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